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Arnica montana: proprietà benefiche ed usi

- Categorie: Ecologia e natura Arnica montana: proprietà benefiche ed usi

L’arnica montana è un’erba medicinale della famiglia delle Asteraceae dai fiori giallo-arancio che sboccia tra luglio e agosto nei pascoli incontaminati d’alta montagna.

Le caratteristiche dell'arnica

L’arnica contiene delle sostanze che:

  • Eliminano i batteri;
  • Rafforzano il sistema immunitario;
  • Hanno un’azione antinfiammatoria e antidolorifica;
  • Favoriscono la cicatrizzazione delle ferite.

In caso di piccoli traumi, contusioni ed ematomi, l’arnica:

  • Dà sollievo dal dolore;
  • Diminuisce il gonfiore;
  • Protegge i capillari.

L’arnica è un valido rimedio anche:

  • Contro le infiammazioni di bocca e gola;
  • Contro le punture di insetto;
  • I foruncoli;
  • Le flebiti;
  • La febbre.

Infine, è utilizzata anche come stimolante delle funzioni cerebrali e come tonico del sistema nervoso centrale.

I principi attivi

I principi attivi sono contenuti principalmente nei fiori di arnica, che vengono essiccati per ricavarne le varie formulazioni:

  • gel, unguenti e impacchi indicati per traumi, contusioni, ematomi e gonfiori. Il gel all'arnica è adatto per il primo soccorso, nella fase acuta del trauma, mentre l’unguento agisce quando permane l’edema dopo urti, slogature e stiramenti;
  • tintura madre;
  • granuli omeopatici;
  • olio da applicare sui muscoli prima delle attività sportive e in caso di strappi, dolori muscolari e contratture.

Arnica Montana: i fiori

Usi e proprietà benefiche dell'arnica di montagna

I granuli di arnica di montagna possono portare diversi benefici all'organismo, in particolare sono indicati in caso di:

  • Distorsioni, slogature e disturbi di origine muscolare o tendinea. Si assume arnica montana (9CH) e si abbina il gel a base di Arnica. In caso di contusioni ed ematomi, l’arnica aiuta a limitare il dolore, l’infiammazione e aiuta la riparazione dei tessuti;
  • Per ottenere un effetto più importante si consiglia di abbinare il rimedio omeopatico, Arnica montana (9CH) insieme all’unguento crema a base di arnica per favorire il riassorbimento dell’ematoma;
  • Per l’impacco di arnica, invece, si utilizza la tintura madre da applicare sulla zona interessata, anche freddo, aggiungendo del ghiaccio, per 30 minuti. Applicare solo sulla cute integra, evitando il contatto della preparazione con occhi, bocca e genitali per evitare dermatiti;
  • Per contrastare la fatica e la spossatezza si utilizza il rimedio omeopatico a base di arnica in granuli (7 CH). Ottimo ricostituente cerebrale, aiuta ad affrontare con energia il cambio di stagione;
  • Il bagno all’arnica: si mette nell’acqua calda qualche goccia di tintura madre o di olio da massaggio. Rilassa la pelle e ha un’azione decontratturante sulla muscolatura;
  • Gola infiammata: la tintura di arnica è da sempre indicata per curare il mal di gola, è anche un ottimo antisettico orale utilizzato come colluttorio. Si effettuano gargarismi con poche gocce di tintura madre diluite in un bicchiere di acqua;
  • Punture di insetti, zanzare, vespe, api, calabroni: l’arnica in gel e in crema allevia fastidio, dolore e gonfiore. Si applica anche più volte al giorno.

Curiosità

L’arnica è nota fin dall’antichità come pianta vulneraria, calmante, revulsiva e analgesica. Utilizzavano le sue foglie essiccate come tabacco da naso o da pipa. Oggi come allora, rientra nella composizione anche di molti amari.
È una pianta astuta: infatti, appena arriva la cattiva stagione, scompare dai prati e dai pascoli, in realtà, resta nascosta sotto la neve e l’erba seccata dal freddo.
Le sue radici si preparano così per la grande rinascita in primavera. Dal mese di maggio, in cima ai suoi steli sottili spuntano le infiorescenze e si ripropone la piccola magia della “china dei poveri”: quella di saper rubare la luce del sole e poi rimandarla verso l’alto al tramonto, poco prima che giunga la notte e ogni creatura si conceda il riposo.