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L'importanza delle api e come Alpifarma le sta aiutando

- Categorie: Ecologia e natura L'importanza delle api e come Alpifarma le sta aiutando

Perché le api sono importanti?

L'importanza delle api e della loro attività di impollinazione sono spesso dati per scontati, e a volte non ci si rende conto di quanto il ruolo che svolgono nell'ecosistema del pianeta Terra si insostituibile.

Le api, secondo uno studio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, sono responsabili dell'impollinazione di oltre 71 delle 100 specie di piante che l'uomo consuma più di sovente. Inoltre un ulteriore studio, sempre eseguito dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, ha evidenziato come 80% di tutte le piante con fiori si sia evoluta specializzandosi nell'essere impollinate tramite animali, procedimento che avviene soprattutto grazie agli insetti impollinatori. Molte delle colture di cui si parlava prima si sono abituate a tale punto all'azione delle api da poter essere impollinate solamente tramite l'intervento di questi animali. Le piante di asparago, le fragole e anche alcuni alberi come il melo o il mandorlo sono solo alcuni esempi di questo tipo di evoluzione altamente specializzata.
L'attività di impollinazione delle di questi insetti è essenziale anche per la crescita di molti vegetali che l'uomo utilizza come foraggi negli allevamenti, oltre ad essere di vitale importanza per mantenere la generale biodiversità delle piante. In una forma diretta o indiretta circa 1/3 di tutto il cibo che consumiamo dipende dal lavoro delle api (fonte BBC Teach).

Tutto questo ci fa capire quanto dipendiamo dall'attività delle api per sfamarci. Infatti, se dovessero estinguersi, sarebbe incredibilmente difficile fornire cibo a sufficienza ad una popolazione mondiale in costante crescita.

Per capire quanto questo pericolo sia reale ci basta pensare che oggi, in questo momento, considerando che le api esistono ancora, più di 690 milioni di persone soffrono la fame ogni giorno e circa 25.000 muoiono per questo motivo oppure per cause correlate, e questi numeri sono in aumento (fonte Action Against Hunger). In un mondo senza api i numeri sarebbero di gran lunga peggiori.
Oltre a quanto detto finora bisogna ricordarsi che il risultato del lavoro delle api, ossia miele, pappa reale, propoli (su  cui abbiamo realizzato un articolo informativo) e veleno dello stesso animale hanno molti utilizzi, negli ultimi due casi anche in campo medico



ape morta


Come funziona l'impollinazione e perché è essenziale?

L'impollinazione è il trasporto, che può avvenire attraverso diverse modalità e mezzi, del polline dall'apparato riproduttivo maschile delle piante a quello femminile. 
Ne esistono due tipi diversi: 

  • Autoimpollinazione, in cui la pianta si feconda da sola;
  • Impollinazione incrociata, in cui il polline viene trasportato da un fiore all'altro da agenti esterni come vento, acqua, piccoli mammiferi ed insetti. Questo processo garantisce una continua variazione genetica, in modo da creare tante varianti di specie diverse e velocizzando il processo evolutivo.  

Ci concentreremo sulla seconda tipologia in quanto è quella in cui le api rivestono un ruolo essenziale. Questi insetti infatti per produrre il miele hanno bisogno del polline e lo raccolgono volando da un fiore all'altro. Quando si posano su una corolla iniziano a raccogliere il polline, utilizzando le loro zampette posteriori, e il loro corpo peloso ne rimane ricoperto. Volando poi sulla pianta successiva questa viene impollinata, e il procedimento si ripete. Se questo non avvenisse le piante non potrebbero produrre frutti e non riuscirebbero a riprodursi, di conseguenza gli animali non avrebbero di che mangiare e la delicata bilancia che è l'ecosistema del pianeta Terra si romperebbe. 
Le api non sono gli unici insetti impollinatori, per esempio anche le farfalle compiono lo stesso procedimento, ma gli alveari contano molti più individui che operano su una scala molto più grande rispetto a qualsiasi altro animale. Infatti una singola ape visita più di 100 fiori al giorno in cerca di cibo e, tipicamente, si spinge fino ad un chilometro di distanza dal nido, anche se può andare molto più lontano nel caso i fiori scarseggino. Se si prende in considerazione che una colonia sana conta circa 50.000 esemplari è facile capire quante piante vengono impollinate ogni giorno da questi animali e perché le api sono importanti per il benessere dell'ambiente.


Come mai le api sono a rischio di estinzione?

Le cause per cui in questo momento stiamo assistendo ad una diminuzione globale del numero di api sono molteplici, di seguito elenchiamo i motivi principali.

  • Perdita di habitat: l'incremento dello sviluppo urbano, unito ai metodi di coltivazione invasiva, portano molte aree, una volta casa di numerosi gruppi di api, a cessare di esistere.
    Inoltre la continua deforestazione crea un ulteriore danno per questo insetto, in quanto molte volte vengono tagliati alberi dove le api selvatiche tendono a creare il loro nido. Oltre a questo va aggiunta anche la costante perdita di aree in cui siano presenti grandi quantità di piante da fiore, il che significa che le api hanno sempre meno cibo con cui nutrirsi.
  • Uso dei pesticidi: i pesticidi tossici sono un altro pericolo per le api, infatti i prodotti designati per eliminare insetti molto spesso possono dare problemi o uccidere anche altre specie diverse da quelle per cui sono state sviluppate, andando a danneggiare molte volte permanentemente il loro organismo.
    I responsabili principali sono i parassiticidi della famiglia dei neonicotinoidi (fonte LifeGate). Queste sostanze nocive vanno ad agire sul sistema nervoso degli insetti (secondo recenti studi anche su quelli degli uccelli) creando danni permanenti. Nel momento in cui i neonicotinoidi hanno iniziato ad essere utilizzato si è subito visto un preoccupante calo nella popolazione della api, evidenziando la correlazione tra questi due fattori;
  • Cambiamento climatico: questo punto è un'altra causa della diminuzione della presenza delle api. Infatti, oltre ad un'estremizzazione delle temperature che uccidono gli insetti, il cambiamento climatico porta un alteramento del normale ritmo delle stagioni, comportando anche una variazione nelle fioriture delle piante da cui le api traggono nutrimento, oltre che ad una confusione per quanto riguarda l'organizzazione dell'alveare.
  • Parassiti e malattie: il parassita più pericoloso per le api è la Varroa, che si va ad attaccare sulla parte posteriore del corpo dell'ape, trasmettendo quindi molte malattie che vengono poi diffuse a tutta la colonia. 
  • Specie invasive infestanti: tra di esse la più pericolosa per la sopravvivenza dell'ape è la Vespa Asiatica simile sotto molti aspetti alla vespa comune ma più grossa e dal corpo arancione e nero. Questa specie proveniente dall'Asia è in rapida diffusione e si nutre degli insetti impollinatori, diventando una grande minaccia per moltissimi alveari.

Nella sezione Farmaci Veterinari di Alpifarma offriamo delle soluzioni certificate e sicure ad alcuni di questi problemi.


Come possiamo salvare questi animali?

Ci sono diversi modi per contribuire al ripopolamento delle api, tra cui quello più semplice ed immediato è di comprare fiori, da piantare in giardino oppure per abbellire i davanzali di finestre e balconi, che possano essere facilmente impollinati dagli insetti (fonte LifeGate), come per esempio:

  • in primavera possiamo piantare il Tulipano, Erba Cipollina, Calendula, Timo e Rosmarino;
  • con l'avvicinarsi dell'estate si possono invece coltivare Papavero, Girasole, Borragine, Lavanda, Basilico, Salvia e Flox;
  • in autunno si possono invece piantare Crisantemo e Topinambur.

Un altro metodo per aiutare è di acquistare solamente frutta e verdura provenienti da agricolture biologiche che non usano veleni e tutelano l'ambiente, in modo da contribuire indirettamente all'utilizzo di sempre meno pesticidi e premiare un approccio più sostenibile alla coltivazione. 
Si può contribuire alla salvaguardia delle api è adottando un alveare; infatti a causa delle minacce elencate precedentemente le api non riescono più a formare nidi sugli alberi e possono sopravvivere solo grazie alla presenza di apicoltori che vanno a monitorare la salute di questi insetti, proteggendoli da pericoli e rischi legati all'imprevedibilità delle stagioni. Ci sono molte associazioni che danno la possibilità di pagare una quota per contribuire al mantenimento di una colonia di api, ricevendo a casa il loro miele.

Alpifarma ha preso a cuore questa causa ed ha deciso di adottare un alveare, tramite il progetto di 3Bee, contribuendo così al ripopolamento di questi insetti.

Nell'immagine sottostante si può vedere l'arnia di Alpifarma dalla schermata di monitoraggio del sito internet 3Bee.


alveare di Alpifarma


Conclusione

Le api sono alleate indispensabili per il giusto funzionamento del nostro pianeta ed ecosistema, ma a causa di numerosissime attività umane dannose si stanno estinguendo. Dal loro lavoro dipende la sopravvivenza di moltissime specie di piante e animali, incluso l'essere umano, e anche solo adottare un alveare può aiutare nella ricrescita della popolazione di questo insostituibile insetto.


foto creata da wirestock - it.freepik.com

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